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La Figura dell'Amministrazione Condominio
La figura professionale dell’Amministratore Condominio
La figura dell’amministratore di condominio ricopre un’importanza notevole quando si tratta di gestire gli immobili. Ecco in sintesi quali sono i suoi compiti generali, i poteri a lui attribuiti e i requisiti necessari per lo svolgimento di questa professione.
Chi è l’amministratore di condominio?
Nominato dall’assemblea, questo professionista agisce in rappresentanza del condominio e, a sensi di quanto indicato all’interno dell’articolo 117 del Codice Civile, è responsabile delle parti comuni dell’edificio.
Quand’è che risulta obbligatorio nominare questa figura?
Nel momento in cui vi sono più di 8 condòmini risulta obbligatoria la nomina dell’amministratore. Questo professionista può essere scelto all’interno del condominio o in alternativa può essere anche un membro esterno. In occasione della nomina annuale, l’assemblea condominiale si occupa di definire in suo compenso economico.
Quanto dura il suo incarico?
Un anno, a partire dall’elezione avvenuta mediante voto di maggioranza all’interno dell’assemblea condominiale. Se non viene revocato, il mandato è rinnovabile di un anno ulteriore.
Amministratore di condominio: requisiti
Ai sensi di quanto indicato all’interno dell’articolo 71 BIS delle Disposizioni per l’attuazione al c.c. , rientrano tra i requisiti imprescindibili per ricoprire quest’incarico pieno di responsabilità:
- il godimento dei diritti civili;
- l’assenza di interdizioni, di inabilitazioni, di condanne per delitti contro la fede pubblica, la pubblica amministrazione, il patrimonio e l’amministrazione della giustizia, oltre ad ogni altra forma di delitto non colposo, per cui, in base a quanto sancito dalla legge, la pena comminata sia la reclusione tra i 2 e i 5 anni;
- l’assenza del suo nome nella lista dei protesti cambiari;
- il conseguimento come titolo di studio minimo del diploma di scuola secondaria di secondo grado;
- frequenza di un corso di formazione iniziale;
- svolgimento continuativo in materia di amministrazione condominiale.
Questi ultimi tre requisiti sono obbligatori solamente nella casistica in cui l’amministratore di condominio fosse una figura esterna e non nei casi in cui venisse nominato nello stabile.
Quali sono i compiti dell’amministratore di condominio?
Curare la redazione del bilancio e gestire le spese condominiali sono i due compiti prioritari di questo professionista.
Tocca sempre a questa figura occuparsi della redazione del regolamento di condominio e del suo rispetto da parte dei residenti nell’edificio. Le delibere assembleari, la vigilanza sull’integrità e sula manutenzione delle parti comuni dello stabile rientrano tra le sue ulteriori mansioni.
Infine, per quanto riguarda la riscossione delle quote condominiali, altra sua area di competenza, spetta a lui la redazione del consuntivo delle spese gestionali e la giustificazione della movimentazione delle entrate e delle uscite relative alla cassa comune.
Si noti bene che questa figura ha poteri limitati solo ed esclusivamente in relazione alle parti comuni dell’edificio e non in riferimento alle parti private dello stabile, come ad esempio gli appartamenti.