Possiamo definire il curriculum come il biglietto da visita di noi stessi. Tramite un cv efficace è possibile valorizzare i propri studi, le proprie esperienze e in generale il proprio profilo lavorativo.

Per definire un CV efficace sono necessarie poche ma indispensabili caratteristiche: chiarezza sintattica, immediata comprensione, grafica intuitiva e organizzazione degli spazi.

Che tipo di CV preferiscono le aziende?

Il CV può essere presentato tramite due principali modelli. Il formato da prediligere dipende anche dall’azienda in cui dobbiamo presentare la nostra candidatura.

Il primo modello è l’Europass: il formato di curriculum standard, con una struttura molto semplice. È molto usato in Europa per via della sua intuitività. Nonostante sia molto basico e tradizionale, permette ai recruiter di capire facilmente le informazioni contenute.

 Il secondo modello è il Visual CV. Si tratta di un curriculum personalizzabile tramite una personale impostazione grafica. È molto usato quando l’obiettivo è candidarsi per posizioni in cui creatività e abilità comunicative risultano importanti.

È importante, in questo secondo caso, che l’arricchimento del CV tramite foto, infografiche, icone e colori non vada ad intaccare la qualità e chiarezza delle informazioni contenute.

 Il sito più intuitivo e utilizzato per scrivere questo genere di CV in modo gratuito è Canva. 

Cosa inserire in un curriculum

In un cv efficace è bene non dimenticare nessuno dei seguenti aspetti:

– Foto di buona qualità, di data recente e professionale
– Dati anagrafici e personali essenziali
– Informazioni sui propri studi dal meno recente al più recente, sia in Italia che all’estero
– Informazioni sulle proprie esperienze lavorative dalla meno recente alla più recente, sia in Italia che all’estero
– Soft skills e hard skills ed eventuali certificazioni
– Conoscenza delle lingue ed eventuali certificazioni
– Informazioni di contatto (e-mail professionale o numero di telefono)

Come valorizzare le esperienze professionali

Se per la vostra candidatura un’esperienza professionale passata risulta di particolare importanza, è bene inserirla in un paragrafo introduttivo di qualche riga. 
In queste poche righe è bene fornire un quadro generale e sintetico del ruolo da noi ricoperto, le mansioni principali e le competenze che abbiamo sfruttato e messo alla prova.

Inoltre, è bene dedicare una sezione al riepilogo delle nostre competenze, sia personali che tecniche (soft skill e hard skills).

Cover letter: un extra gradito

La cover letter – o lettera di presentazione –  è un extra che, insieme al curriculum, permette di far emergere le nostre qualità e le motivazioni che ci hanno spinto a candidarci.

All’interno di una cover letter è bene non dimenticare:

– Informazioni di contatto
– Nome dell’azienda o del recruiter a cui destiniamo la lettera
– Il motivo per cui ci si candida
– L’annuncio di lavoro da cui abbiamo inviato la nostra candidatura oppure menzionare la “candidatura spontanea” se non era presente alcun annuncio
– Le nostre competenze e caratteristiche che sono incluse nel CV e per cui saremmo adatti a quel ruolo
– Saluti formali e richiesta di contatto per un potenziale colloquio

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