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ICOTEA: Le lingue mediano e ci fanno appartenere al mondo
La comunicazione in lingua italiana è già strutturalmente intrisa di anglicismi. A ricordarcelo vi è anche una nota canzone che fa la caricatura al vezzo nazionale di privilegiare le parole inglesi, ritenendole più attuali.
Noi non partecipiamo più ad incontri bensì a meeting; abbiamo dimenticato le riunioni e ci ricordiamo dei briefing; non siamo più golosi di torta di mele, ma ci ingozziamo di apple pie. Non ci piace l’arrosto, ma andiamo matti per il roast beef. Per strada non incontriamo tanti barboni quanti sono gli homeless che chiedono cash. E per fare funzionare qualsiasi cosa o situazione non servono più le abilità ma è fondamentale il know-how.
E questo è un esempio che si limita all’inglese, ma non mancano gli esempi di altrettanti ingressi nel nostro circuito linguistico di francesismi, di ispanismi e di vocaboli tedeschi.
La nostra comunicazione è già globalizzata nel nostro paese, perché globalizzate ne sono le attività, le imprese, la cultura, i linguaggi del digitale.
Figuriamoci quanto è indispensabile la conoscenza delle lingue per gli italiani che vivono all’estero e che intendono cimentarsi in attività commerciali, imprenditoriali, culturali, diplomatiche o turistiche. Per tutti è fondamentale una conoscenza approfondita delle lingue, specie dell’inglese.
ICOTEA è un istituto formativo che nel 2013 è stato autorizzato dal Miur ad istituire un Corso di Laurea triennale in Scienze della Mediazione Linguistica, che guarda esclusivamente alle finalità pratiche sopra indicate e consente una conoscenza avanzata di inglese e francese, ed una preparazione di base nelle lingue spagnola e tedesca.
Il Corso di Laurea si svolge in modalità online, assicura l’acquisizione di competenze linguistiche tecnico- settoriali e fa conseguire un titolo del tutto equipollente al Diploma di Laurea rilasciato dalle Università, valido sia in Italia che all’estero.
Il Corso di Laurea è anche assistito da un finanziamento dell’Unione Europea che, attraverso un Voucher formativo, riduce l’investimento necessario e per usufruire del quale è necessario iscriversi entro fine mese.
I flussi di immigrazione, le carovane turistiche, gli istituti di cultura, le sedi diplomatiche, le attività formative e quelle imprenditoriali, sono tutti contesti nell’ambito dei quali Icotea ha già orientato le sue antenne, acquisendo conoscenza dei processi e necessità di Know-how.
Tutto questo ha fatto maturare nel nostro Istituto la convinzione che oggi non vale più il modo di dire Parla come mangi, perché esso significava che si doveva parlare in modo semplice, come semplice era il nostro modo di mangiare.
Oggi invece è più opportuno ricordarsi che è facile abitare nel mondo, mangiare come mangia il mondo e parlare le lingue che ce lo fanno comprendere.
Per ICOTEA la cultura e la formazione non sono italiane o inglesi o francesi, bensì sono delle chiavi universali per aprire le porte di tutto il mondo, sono gli strumenti di un cosmopolitismo culturale e materiale che è già sostanza della nostra vita. Specie nelle immagini della comunicazione, spesso tragiche, altre volte fauste, ma sempre cronache di una vita che ci appartiene ovunque e senza confini.